Immersione sul relitto del VAS
Tra il 1941 e il 1943 vennero costruite in Italia un centinaio di vedette antisommergibili dai cantieri Baglietto, Ansaldo e Picchiotti.
La vedetta in questione, varata nel 1941 da uno dei cantieri liguri, aveva una lunghezza di 34m e una larghezza di 5m ed era dotata di un buon numero di bombe torpedini da getto, di apparati radiofonici e di due lanciasiluri da 450mm. L'equipaggio era composto da 26 persone.
Il relitto del V.A.S. giace in assetto di navigazione ad una profondità di circa 52m (47m nella parte prodiera dove è posizionato il pedagno) e la discesa nel blu, viste le sue dimensioni ridotte, nelle giornate di buona visibilità lo fa apparire nella sua interezza già intorno ai 35m.
La parte superiore della prua è la più bella della nave: incontriamo la bussola, il telegrafo di macchine e la mitragliera; l'argano salpa ancore è leggermente spostato a sinistra rispetto all'asse della nave e più sotto, in un boccaporto leggermente aperto, si intravedono le lampade di segnalazione.
La penetrazione all'interno del relitto del V.A.S. è possibile, ma impegnativa a causa degli spazi molto ridotti; in sala macchine si entra da un boccaporto ed è subito visibile il generatore; proseguendo si incontrano i quadri elettrici con ancora ben visibili le scritte, i fusibili e i motori in linea con due grossi manometri. Sulle testate ci sono ancora i termometri e tutt'intorno le lampade di illuminazione dei locali.
Da una stretta scala è possibile accedere ai locali sotto la prua per accedere alle cucine dove sono ancora visibili alcune ceramiche. Ancora più all'interno sono visibili la radio di bordo, alcune rastrelliere con ancora presenti i fucili e gli alloggi dell'equipaggio.
Per chi decidesse di effettuare la penetrazione è bene ricordare che per riguadagnare l'uscita dal VAS è necessario ripercorrere lo stesso percorso e che con poche pinnate l'acqua potrebbe intorpidirsi a tal punto da rendere molto difficile l'uscita dal relitto.
L'immersione sul V.A.S. è sicuramente da non perdere perchè è uno degli unici relitti del Mediterraneo a conservare intatti tutti i suoi oggetti e i particolari. L'immersione è riservata ai possessori di un brevetto che abiliti alla profondità di 50m ed è sconsigliata la discesa in aria.